E’ risaputo che bere una tisana fa bene, allevia alcuni disturbi, rilassa, favorisce il sonno, migliora il benessere generale; ed è gradevole anche come bevanda da gustare in certi momenti della giornata, specialmente durante la sera prima di addormentarsi.
Probabilmente molti non sanno, però, che un’assunzione imprudente di erbe medicinali e tisane può provocare delle problematiche alla nostra salute, soprattutto se chi le utilizza soffre di allergie e intolleranze verso uno o più ingredienti.
Le tisane non sono pozioni miracolose quindi, vanno assunte con qualche accortezza: anche i rimedi naturali, infatti, possono causare effetti collaterali indesiderati a causa della tossicità di numerose erbe. A questo proposito, occorre tenere in considerazione che sono possibili sintomi e disturbi, a volte anche gravi. Ma esistono pericoli dovuti anche al sovraddosaggio ed all’interazione di alcune erbe e tisane con farmaci.
La salute è il primo dovere della vita.
(Oscar Wilde)
Quindi i rischi per la salute sono reali, ma con il buonsenso, possono essere evitati: chi sa di essere allergico o intollerante ad un’erba od una pianta, non deve usarle a scopo fitoterapico. Da tempo i rimedi naturali, come le tisane, sono sempre più utilizzati per aiutare il nostro organismo a risolvere problemi come la cellulite, la cistite, la buona digestione e tanti altri problemi più mo meno gravi che possiamo avere in qualunque momento.
Erbe e Tisane che provocano allergie
la liquirizia e l’eucalipto sono dannosi a chi soffre di fegato;
gli allergici all’aspirina non devono utilizzare tisane con pioppo, betulla e salice;
il prezzemolo può fare abortire (ma bisogna assumerne almeno un chilo al giorno per 15 giorni);
l’aglio orsino, il biancospino e la valeriana fanno abbassare la pressione, e presi in dosi eccessive la fanno abbassare troppo;
chi soffre di malattie renali deve evitare il pino;
l’issopo è controindicato per chi soffre di nevrastenia ed epilessia;
la camomilla, il rosmarino e la salvia sono controindicati per le donne in gravidanza;
sono da evitare le tisane al finocchio per le donne incinte ed in allattamento, nonché per i bambini sotto i quattro anni di età, anche perché possono rivelarsi cancerogene per via di una sostanza chiamata estragolo.