Quando viene qualcosa di negativo prova semplicemente a fermarti e a dire
“Eccolo qua, sta tornando il pensiero negativo”, prova a riconoscerlo per quello che è.
È un qualcosa che può essere reale o può essere inventato e che viene trattenuto in modo particolare perché tu hai il velcro nella testa.
Come reagisci?
Nel momento in cui diventi consapevole di questo, ecco che questo meccanismo comincia a funzionare meno bene e si apre la possibilità nella tua sfera emotiva di vedere meglio le cose positive.
Dunque, io credo che la vera trappola di tutti noi nel vivere veramente a pieno e nell’affrontare le problematiche della vita utilizzando tutto il nostro potenziale sia l’automaticità.
La ripetizione del tempo
Quando le cose sono automatiche e non riconosciamo questo meccanismo, tendiamo a subire perché ovviamente l’automatismo in negativo lavora contro di noi.
In questo caso occorre mettere un freno, riconoscendo proprio il momento negativo.
Dunque quello che va fatto è inserire un semplice meccanismo di freno, un rallentamento dell’automaticità che potrebbe partire proprio dal riconoscimento “Eccolo qui che torna” del pensiero negativo e immediatamente questo riconoscimento funziona da freno e aprirà la possibilità tramite questa pausa nella automaticità all’aspetto positivo che tu puoi tirare fuori anche relativamente ad un problema.
Quindi la consapevolezza è la chiave per spegnere l’automaticità negativa e per scoprire la propria dimensione positiva.
Puntare il Dito
Spesso quando si è adirati con qualcuno si cerca sempre di addossare colpe agli altri o per lo meno si dice ” tu hai detto questa cosa e quindi mi hai indotto a sbagliare”, questo è il primo passo verso una condotta negativa e verso un modi ci di comportamento sbagliato che porta con se effetti collaterali sul nostro pensiero negativo.
Quando succede questo ed è molto comune si decresce a volte non ne ce ne accorgiamo, quando invece capiamo lo sbaglio è già tardi, affronteremo meglio questo argomento anche nei “CONFLITTI DI COPPIA“.