Musicoterapia contro le demenze, funziona ma ancora poco diffusa.
Nel Regno Unito, solo il 5% dei pazienti nelle case di cura ha un buon accesso a musica e arte come forme terapeutiche. E la situazione è simile anche nel nostro paese. Eppure sempre più ricerche indicano che la musica potenzia la memoria e il linguaggio. Riduce ansia e depressione. Ecco come
Musicoterapia contro le demenze, funziona ma ancora poco diffusa
LA MUSICA, ascoltata, suonata o cantata rappresenta uno strumento terapeutico anche nelle demenze. Ma questa opportunità non è ancora esplorata appieno. Uno studio inglese è stato condotto dal think tank dell’International Longevity Center e dall’ente di beneficenza Utley Foundation.
Lo studio mostra che la musicoterapia — che include l’ascolto e diverse forme di interazione musicale del paziente — non è sfruttata al massimo.
Nel Regno Unito, solo il 5% dei casi di cura con persone affette da demenza fornisce un accesso adeguato a musica e arte.. Un dato che secondo l’esperto di musicoterapia Marco Iosa, della Fondazione Santa Lucia, ricalca verosimilmente anche la situazione italiana. Nonostante una mole crescente di ricerche e progetti indichino la validità di queste terapie per aiutare la memoria e ridurre l’agitazione associata alla demenza.
I Benefici
Dall’analisi effettuata nello studio emerge che le aree cerebrali associate alla memoria musicale subiscono un danno minore rispetto ad altre zone associate alla memoria.
Così, anche i pazienti con una grave compromissione delle aree cerebrali riescono comunque a godere delle melodie.
Essi traggono beneficio sia a livello cognitivo che psicologico.
“Così – spiega Iosa, ricercatore in neurofisiologia alla Fondazione Santa Lucia IRCCS – mediante la musicoterapia,
nel paziente con demenza che ha perso buona parte dei suoi ricordi, si potenzia la memoria.
Questo avviene sfruttando un percorso cerebrale alternativo rispetto a quello più tradizionale.”
. Il percorso è quello delle aree cerebrali associate alla memoria musicale, che ad esempio nell’Alzheimer risultano maggiormente preservate. Tramite lo stesso meccanismo, prosegue l’esperto, anche il linguaggio e la capacità di articolare il discorso può trarre beneficio dall’ascolto di canzoni care al paziente, che ad esempio possono contenere parole o espressioni a lui familiari, che lui può ripetere con maggiore facilità. “Addirittura – spiega Iosa – in assenza di patologie, la capacità di suonare uno strumento sembra rappresentare un fattore prognostico positivo associato ad un minor rischio di sviluppare queste malattie”. Così, imparare a suonare uno strumento, fin da giovani o anche all’esordio della demenza – diventano armi contro il deterioramento cognitivo in età avanzata.
Ma non solo la sfera cognitiva trae beneficio della musicoterapia. “Questi interventi – spiega Iosa – agiscono anche su aspetti psicopatologici associati alle demenze, riducendo stati di depressione e ansia, nonché l’agitazione sperimentata dal paziente”. Le demenze, infatti, sono spesso accompagnate da sintomi racchiusi nella sigla Bpsd (Behavioural and psychological symptoms of dementia), che includono anche comportamenti aggressivi, vocalizzazione anomala e forte agitazione. In questo caso, aggiunge il ricercatore, la musica ha una funzione, proprio come un farmaco, di stabilizzatore umorale, favorendo anche una migliore interazione sociale del paziente.
Musicoterapia: Terapia del Suono per Migliorare l’Umore e la Qualità della Vita
La musicoterapia rappresenta un approccio terapeutico innovativo che utilizza il potere del suono e del ritmo per favorire il benessere emotivo, mentale e fisico. Attraverso sessioni guidate, la musica aiuta a ridurre lo stress, alleviare gli stati d’ansia e depressione, e stimolare la creatività e l’espressione personale. Numerosi studi evidenziano come questa pratica possa migliorare in modo significativo l’umore e contribuire a una maggiore qualità della vita, sia in ambito clinico sia nella quotidianità.
La musicoterapia non si limita a un semplice ascolto, ma coinvolge attivamente il soggetto nel processo, favorendo un dialogo profondo tra emozioni e corpo. Questo trattamento naturale e non invasivo è adatto a persone di tutte le età, supportando la gestione di disturbi psicologici, neurologici e fisici.
Se vuoi scoprire come integrare la musicoterapia nella tua vita o nel tuo percorso di cura, continua a leggere e lasciati ispirare dalle storie di chi ne ha già tratto beneficio.
Scopri come la musicoterapia può trasformare il tuo benessere emotivo e fisico attraverso il potere del suono e del ritmo. Dai sollievo allo stress, migliora l’umore e ritrova l’equilibrio interiore con questa pratica terapeutica naturale.
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