La passiflora (Passiflora Incarnata) è una pianta erbacea perenne, rampicante e ramificata, particolarmente nota per le sue eccellenti proprietà sedative. La droga è costituita dalle parti aeree della pianta, quindi da infiorescenze, infruttescenze e talvolta da frammenti di fusto fogliuti.
Passiflora I componenti che caratterizzano la passiflora sono numerosi e nessuno di essi sembra caratterizzarne in modo univoco l’attività; i principali sono flavonoidi – quali vitexina, isovitexina e iperodise – piccole quantità di alcaloidi indolici, maltolo ed isomaltolo (presenti in concentrazione molto bassa ma menzionati per le documentate proprietà sedative).
La passiflora è raccomandata nel trattamento dell’irrequietezza nervosa, specie se accompagnata ad ansia, angoscia che si oppone al riposo e anormalità del ritmo cardiaco dovute ad eccessiva tensione; risulta quindi particolarmente utile nei disturbi dell’umore, che si avvantaggiano di un trattamento naturale privo degli effetti collaterali dei farmaci di sintesi. La passiflora, infatti, è considerata una droga relativamente sicura, priva di tossicità acuta e subacuta; può comunque sovrapporsi all’attività di sostanze sedative che agiscono a livello centrale, incluso l’etanolo, e – a dosi eccessive – provocare sedazione.
La passiflora viene consigliata anche nei disturbi menopausali e, grazie alla capacità di far rilassare muscoli dolorosamente contratti, in quelli di natura spastica (coliche epatiche, irritazioni del colon). La principale applicazione della passiflora rimane comunque quella calmante, che la vede spesso associata a droghe con attività simile, come biancospino e valeriana.
La passiflora viene utilizzata per uso interno, generalmente in dosi corrispondenti a 4-8 grammi di droga secca, da somministrarsi come infuso o in gocce di tintura madre diluite in un po’ d’acqua.
medicinali a base di passiflora contengono parti aeree (steli, foglie, fiori e frutto) della pianta di passiflora. La denominazione botanica latina della pianta è Passiflora incarnata L. La passiflora è una pianta rampicante, erbacea e perenne, originaria dell’America del Nord, dell’America centrale e dell’America del Sud. La pianta è coltivata e raccolta per ottenere le parti aeree essiccate destinate a uso medico (sostanza vegetale). I medicinali a base di passiflora sono disponibili in varie forme da assumere oralmente, quali tisane, compresse, capsule e gocce e sono ottenuti da vari preparati vegetali.
I preparati ottenuti dalla passiflora sono disponibili anche in combinazione con altre sostanze vegetali che presentano effetti analoghi. I medicinali frutto di tali combinazioni saranno oggetto di una valutazione distinta da parte dell’HMPC.
Per che cosa si usano i medicinali a base di passiflora?
I medicinali a base di passiflora sono tradizionalmente usati per alleviare lievi sintomi di stress mentale e favorire il sonno in adulti e in adolescenti al di sopra dei 12 anni.
Le presenti indicazioni d’uso si basano esclusivamente sull’uso tradizionale.
Molti medicinali tradizionali di origine vegetale non sono stati sottoposti a un esame completo con gli attuali metodi scientifici. La normativa farmaceutica comunitaria fornisce l’opportunità di registrare ufficialmente i medicinali tradizionali di origine vegetale, in base al loro uso tradizionale, se possono essere utilizzati in tutta sicurezza senza l’intervento di un medico per quanto concerne diagnosi, trattamento e follow-up. Tale uso tradizionale deve coprire un periodo di almeno 30 anni, di cui 15 anni all’interno della Comunità.
Come si usano i medicinali a base di passiflora?
I medicinali a base di passiflora possono essere usati a partire dall’età di 12 anni. Non si consiglia l’impiego di medicinali a base di passiflora nei bambini al di sotto dei 12 anni di età, in quanto non ci sono informazioni sufficienti sulla sicurezza del prodotto per questa fascia d’età.
Il dosaggio e la frequenza di somministrazione dei medicinali a base di passiflora dipendono dallo scopo per cui vengono usati e dalla formulazione del medicinale in questione. Per istruzioni dettagliate si rimanda al foglio illustrativo che accompagna ogni singolo prodotto.
Generalmente si assumono dalle tre alle quattro volte al giorno.
Come agiscono i medicinali a base di passiflora?
Non è noto come agiscano i medicinali a base di passiflora nel trattamento di lievi sintomi di stress mentale e nel favorire il sonno.
Quali studi sono stati effettuati sui medicinali a base di passiflora?
Al fine di dimostrare l’efficacia dei medicinali a base di passiflora, l’HMPC ha esaminato i dati provenienti dalla letteratura scientifica nonché i risultati di quattro studi clinici svolti tra il 1998 e il 2005. Studi su diversi tipi di estratto di passiflora sono stati condotti in modelli sperimentali con l’obiettivo di dimostrare come agiscono i medicinali a base di passiflora. Questi studi hanno confermato gli effetti noti dei medicinali nell’indurre il sonno e nel ridurre gli effetti dell’ansia, ma non è ancora chiaro a quali componenti della pianta si possano attribuire tali effetti. Altri studi in modelli sperimentali hanno esaminato il modo in cui uno dei componenti della passiflora può determinare una riduzione dell’ansia a dosi maggiori di quelle usate nell’uomo, ma tali studi non hanno chiarito l’azione dei medicinali a base di passiflora nei casi di ansia.
I risultati degli studi clinici avevano un valore limitato, perché hanno interessato un numero troppo esiguo di pazienti, non hanno confrontato i medicinali a base di passiflora con altri trattamenti né hanno esaminato il trattamento di altri disturbi. Uno degli studi ha tuttavia confermato l’uso dei medicinali a base di passiflora nell’alleviare i sintomi dello stress.
L’HMPC ha osservato che l’uso tradizionale della passiflora nell’UE risulta ampiamente documentato da manuali molto stimati che abbracciano un periodo di almeno 30 anni. Le prime fonti risalgono al 1938. Sulla scorta di questa lunga esperienza, l‘HMPC ha concluso che l’efficacia dei medicinali a base di passiflora è plausibile, sebbene ulteriori studi siano necessari al fine di dimostrarne pienamente l’efficacia secondo standard moderni.
Qual è il rischio associato ai medicinali a base di passiflora?
Generalmente, i medicinali a base di passiflora sono ben tollerati. Un caso di ipersensibilità (allergia) e un caso di nausea e tachicardia (aumento anomalo della frequenza dei battiti cardiaci) sono stati riportati nella letteratura. Non sussistono riscontri di alcun genere circa l’eventuale nocività dei medicinali a base di passiflora se usati in condizioni normali.
Per l’elenco completo degli effetti indesiderati riportati per un dato medicinale a base di passiflora, si rimanda al foglio illustrativo.
I medicinali a base di passiflora non devono essere utilizzati in soggetti che potrebbero essere ipersensibili (allergici) alla passiflora.
Poiché non sono stati effettuati test sugli effetti dei medicinali a base di passiflora sulla riproduzione o sul feto, a titolo precauzionale, tali medicinali non devono essere somministrati alle donne durante la gravidanza o l’allattamento.
L’uso tradizionale dei medicinali a base di passiflora indica che possono provocare sonnolenza e ridurre la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari. I pazienti interessati non devono guidare né usare macchinari.
Conoscevo la passiflora, e la uso, ha anche altre applicazioni, molto utile, e sopratutto naturale…
Questa pianta dal nome curioso, la voglio testare, se fa bne all’ansia la userò ed eviso le ricette del medico…