È imparentata con i riti voodoo, ma non ha nulla di “demoniaco”. Sembra a metà tra magia e scienza, ma è un fenomeno molto meno misterioso di quanto si creda. Perché è un’alterazione della coscienza che ci capita tutti i giorni, quando siamo assorti.
Cosa è l’ipnosi
L’ipnosi è un fenomeno psicologico la cui storia risale a quella della specie umana. Gli uomini primitivi la utilizzavano già nella pratica dei riti religiosi e medici per accrescere la fede nel misticismo e nella magia. Le peculiari caratteristiche di questa manifestazione psicologica l’hanno circondata di un’aura di soprannaturalità e di irrealtà.
Si tratta di una procedura in cui il paziente sperimenta cambiamenti a livello di sensazioni, percezioni, pensieri e comportamento. Il tutto ha inizio tramite una procedura di induzione tra le numerose a disposizione. Questa fase iniziale include suggestioni di rilassamento, benessere e calma (1993, Psychological Hypnosis, A Bulletin of Division 30, 2).
La psicoterapia ipnotica però non è solo una mera somministrazione di suggestioni, ma una vera e propria rieducazione dell’adattamento del paziente alla vita e all’integrazione della sua personalità in essa.
Tecniche di ipnosi
Per indurre l’ipnosi è necessario che lo psicoterapeuta conosca e sappia scegliere tra le varie tecniche quella più indicata ai bisogni del suo paziente. Ogni persona ha un proprio funzionamento mentale, per cui lo specialista, consapevole e dotato delle proprie conoscenze, cercherà il modo migliore e personalizzato per indurre lo stato ipnotico alla persona che si trova davanti.
Per indurre uno stato ipnotico è necessario dapprima spiegare al paziente che cosa lo attende, sfatando gli eventuali pregiudizi o le paure. In questo modo il paziente potrà affacciarsi a questa tecnica psicoterapeutica con maggior libertà di pensiero e di fiducia verso il terapeuta. Egli si sentirà a proprio agio e chi lo ipnotizza saprà trasmettergli una grande fiducia nella sua capacità di entrare in trance. Occorrerà mantenere lo stato di trance fino a quando il lavoro non sarà terminato.
Le diverse tecniche di ipnosi che i terapeuti hanno a disposizione vengono scelte in funzione della natura del problema e della capacità ipnotica del soggetto. Un bravo ipnotista si distingue, perché è capace di sfruttare le caratteristiche della persona che ha davanti, motivo per cui è molto importante conoscere un cospicuo numero di tecniche di ipnosi. Le tecniche principali dell’ipnosi sono:
Ipnosi metaforica
Fast Phobias Tecnique
Suggestioni
Visualizzazione
Regressione
Progressione
Affect bridge
Ristrutturazione
Ancoraggio
La professione da Ipnotista
La tesi per cui la professione di “ipnotista” debba essere garantita sic et simpliciter senza necessità di essere inserita in un ambito più ampio e declinato (come quello della professione medica o psicoterapeutica) è sostenuta informalmente da molti, formalmente solo da alcuni Paesi, la Svizzera o la Gran Bretagna ad esempio. Con riferimento a quest’ultima, la British Medical Association nel 1955 riabilitava ufficialmente l’ipnosi; la Commissione di studi designata si ispirò per molto tempo al rapporto presentato da Husson all’Académie Royale de Medécine nel 1831 (comunque non accolto dal plauso dei suoi tempi), e dichiarò che le conclusioni di suddetto rapporto erano “fortemente anticipatrici e per la maggior parte ancora valide”. Ciò, però, non avveniva in altri Paesi, tra i quali spicca la Francia, nonostante gli studi compiuti da Jean-Martin Charcot (fondatore della clinica psichiatrica presso l’Ospedale della Salpêtrière di Parigi, il primo a utilizzare l’ipnosi come cura nel fenomeno del “grand hypnotisme” negli isterici) ed i lavori compiuti dal suo allievo Pierre Janet (“La Médecine Psychologique”), e nonostante l’alternativa versione di Hippolyte Bernheim, fondatore della Scuola di Nancy (che intendeva l’ipnosi come una sorta di sonno o stato alterato di coscienza prodotto dalla suggestione, con implicazioni terapeutiche ed un fondamento più psicologico che neurologico).