Da un articolo dell’Authority Nutrition è venuto fuori che negli ultimi anni la consapevolezza sui danni provocati dal Glutine sulla salute delle persone è molto cresciuta.
L’alimentazione senza Glutine non è soltanto una delle solite mode. Ormai sono tantissimi gli studi che dimostrano i danni che il Glutine provoca sulla salute di persone celiache e persone intolleranti al glutine.
Cercheremo di semplificare i risultati di questa ricerca scientifica americana in 6 piccoli punti chiari ed esplicativi.
La Celiachia è in forte aumento, anche se non ancora ampiamente diagnosticata
Come già sappiamo il glutine, una proteina composta da altre due proteine: la Gliadina e la Glutenina, è presente nella maggior parte dei cereali comunemente usati nella nostra dieta mediterranea: farro, frumento, grano, kamut etc. Quando le farine di questi cereali vengono a contatto con l’acqua, inizia un processo “colloso” che conferisce proprietà elastica all’impasto, cosa che permette di ottenere, man mano che viene lavorato, il pane, la pizza etc. Infatti, il termine Glutine, viene dal verbo agglutinare, che significa unire più elementi con sostanze adesive, come se fosse colla.
Gli anticorpi del celiaco, in presenza di glutine, agiscono in maniera aggressiva generando danni al tratto digestivo
Quando il Glutine arriva nel tratto digestivo, entra in contatto con le cellule del sistema immunitario. Le cellule, per errore, lo scambiano per un invasore esterno, un po’ come avviene per i batteri.
Nei soggetti più sensibili al Glutine, accade che, il sistema immunitario inizia a scatenare attacchi contro la sostanza, percepita come estranea e nemica. Nella Celiachia, la forma più acuta e grave di intolleranza al Glutine, il sistema immunitario non si limita ad attaccare la proteina, ma estende il suo attacco anche all’enzima presente nel tratto digestivo, la Transglutaminasi, causando carenze nutrizionali, problemi di digestione, anemia, affaticamento, accresciuta difficoltà a contrastare le malattie, maggiore esposizione al rischio di contrarre malattie gravi.
Conclusione: la Celiachia colpisce almeno l’1% della popolazione, è in forte aumento, l’80% dei malati non ne è consapevole.
Il glutine: fa male alla salute?
Sempre più spesso sentiamo parlare di persone affette da celiachia, ovvero da un’infiammazione cronica dell’intestino tenue provocata dal glutine. Sembra che in questi soggetti le proteine possano scatenare una risposta autoimmune che danneggia la mucosa intestinale e compromette l’assunzione di altri nutrienti, per cui essi fanno difficoltà a digerire correttamente tale sostanza e rischiano di stare male se assumono cibi che lo contengono.
A livello sintomatico può manifestarsi con nausea, vomito, stipsi, diarrea, gonfiore intestinale oppure con una sintomatologia atipica che non interessa l’intestino, come sintomi neurologici, dermatite. Ma la diagnosi di celiachia si ottiene solo con uno specifico esame del sangue e comporta l’assunzione di una dieta alimentare del tutto prova di glutine come unica procedura terapeutica.
L’intolleranza al glutine è un disturbo che non porta a sviluppare la celiachia.
Si sta meglio eliminando il glutine per un certo periodo ma poi si può tranquillamente reintrodurre.
Anzi, il frumento e il glutine sono tra le cause più importanti di infiammazione da cibo e intolleranza alimentare perché è uno dei cibi più utilizzati nella nostra alimentazione. Basterà seguire una dieta gluten free per pochi giorni e la situazione si normalizza.