Lo stress è una risorsa per l’essere umano. Spesso è lo strumento che utilizziamo per combattere o fuggire di fronte a problemi. Attiva dei cambiamenti nell’organismo che permettono di adattarsi più facilmente alle varie condizioni fisiche: ustioni, contusioni, emorragie o traumi psicosociali.
Lo stress, in sostanza, è uno dei percorsi attraverso il quale il corpo cerca di risolvere un problema, ma quando la situazione diventa ricorrente, lo stress può diventare la causa scatenante di malattie come il diabete, la depressione, l’insulino-resistenza, l’ipertensione, l’accumulo di grasso addominale e altre malattie autoimmuni. A spiegarlo è Siegfried Miracle Lopez, a capo del dipartimento di endocrinologia presso l’Advanced Immunology Center dell’Hospital Angeles Lomas, che precisa come per valutare meglio l’influenza dello stress su varie patologie (e per trovare una strategia di gestione efficace dello stress) è necessario un approccio medico multidisciplinare.
Riduzione degli ormoni della felicità
Lo stress uccide letteralmente la nostra felicità. Sotto stress il cervello riduce o arresta la produzione di serotonina, il nostro ‘ormone della felicità’. È quasi come se il cervello fosse troppo occupato a produrre ormoni dello stress per ricordarsi di quelli della felicità.
Questo diventa un problema importante, quando lo stress diventa cronico e quando la produzione di serotonina risulta ridotta in modo permanente. Un basso livello di serotonina è stato collegato a una vasta gamma di problemi, come depressione, dipendenze, insonnia, emicrania, esplosioni di rabbia, disturbi alimentari, Alzheimer, ecc.
E questo porta a ulteriori problemi e a circoli viziosi ancor più pericolosi.
Disturbi del sonno
Una delle prime cose che vengono influenzate dallo stress è la nostra qualità del sonno. E questo è un problema grave.
Il cervello è un organo flessibile che può guarire dalle esperienze di stress. Questo è ciò che avviene naturalmente durante il sonno in cui è possibile un recupero da tutti gli stimoli stressanti che si sono dovuti affrontare durante il giorno. Il riposo è l’antidoto allo stress.
Ma quando anche il sonno diviene disturbato, perché sembra che non riusciamo più a rilassarci, entriamo in un circolo vizioso in cui il cervello è sempre meno in grado di recuperare dallo stress. Gli effetti dello stress sul cervello si accumuleranno ancora più rapidamente, influenzando ulteriormente la nostra qualità del sonno.
Dormire a sufficienza è una necessità per il nostro cervello, non un lusso.
Dipendenze
Lo stress e la conseguente diminuzione di serotonina conducono spesso a sviluppare dipendenze in quanto vogliamo semplicemente sentirci di nuovo bene e diventiamo così dipendenti da ciò che ci fa sentire bene.
Alcool, droghe e sorprendentemente anche sigarette e caffè hanno un’influenza particolare sulla corteccia prefrontale. Essenzialmente la disattivano ancora di più. Questo è ciò che la maggior parte dei tossicodipendenti desidera, ‘staccare la spina’ per un po’. Ma gli effetti a lungo termine peggiorano la situazione, come viene illustrato da queste scansioni cerebrali, che mostrando i notevoli ‘buchi’ funzionali della corteccia prefrontale dei tossicodipendenti.
Grazie a questa nuova ricerca sul cervello gli scienziati hanno ora una comprensione molto più chiara del meccanismo delle dipendenze. Un alcolista sa molto bene che bere non gli fa bene, ma quando la voglia di bere arriva, la sua corteccia prefrontale ― la parte del suo cervello che è responsabile del controllo degli impulsi e che giudica le conseguenze a lungo termine delle sue azioni ― è disattivata e quindi egli semplicemente non è in grado di formulare un giudizio. Colui che soffre di una tale dipendenza entra in un altro circolo vizioso: più beve, più la sua corteccia prefrontale si ‘spegne’ e tanto più sarà difficile combattere l’impulso di bere e vincere la dipendenza.
Fonte: http://unilife.net/notizie/lo-stress-nemico-del-diabete/