Bella Italia: I Trulli della Puglia

trulli pugliesi - www.astrologiadivina.itIl “trullo” (detto truddhu) è una tipica costruzione pugliese realizzata in pietra a secco (senza alcun tipo di legante) ed in aggetto.
Noti soprattutto quelli di Alberobello, dal 1996 oggetto di tutela da parte dell’UNESCO, i TRULLI sono in realtà diffusi in quasi tutta la regione Puglia. Vi sono tuttavia aree dove vi è una maggiore concentrazione di trulli, come la Valle d’Itria, tra Bari e Taranto…
Il paesaggio tipicamente mediterraneo, offre allo sguardo dolci pendii di colline coltivate a vigneti, ulivi e una ricca vegetazione separata da numerosi muretti a secco. I trulli presentano caratteristiche costruttive lievemente diverse, da zona a zona, in relazione alle diverse nature dei materiali da costruzione reperibili sul luogo.
Ad esempio in alcune zone, a causa del materiale particolarmente irregolare e poco lavorabile, vengono rivestiti integralmente di intonaco fino ad ottenere una superfice uniforme oppure in altre zone si differenziano per la una maggiore inclinazione della cupola.
In genere ci si riferisce tuttavia a quelli dei paesi della Murgia dei trulli, che sono Alberobello, Locorotondo e Martina Franca.
camini del trullo. Qui i trulli rivelano gli aspetti più tipici. Alcune caratteristiche sono rilevabili dalla forma e rifinitura del tetto. Il tetto, è infatti qui ricoperto da chiancarelle, la sua forma è perfettamente a cono con una inclinazione di circa 45 gradi; il basamento è a pianta circolare o quadrata e solo a volte si nota la presenza di un tamburo intonacato di raccordo tra la base e il tetto.
I tipici trulli di Alberobello, sono prevalentemente a pianta quadrangolare e con il basamento intonacato. Si tratta di una tipologia architettonica primitiva che ha sfruttato la specifica abbondanza di alcune formazioni calcaree adatte come materiale da costruzione. Tuttavia pur essendo certo che la loro origine è antichissima, il trullo più antico del quale si ha notizia risale al 1559.
Alcuni studiosi ritengono che la ragione per cui non si ritrovino trulli risalenti all’antichità, sia giustificato dalla abitudine di riutilizzare il materiale del trullo stesso per riedificarne uno nuovo. Ovviamente riguardo l’originalità della tipologia occorre fare delle necessarie precisazioni. Esistono ancora nel mondo altri tipologie abitative a pianta circolare simili a quelle dei trulli pugliesi… Ci si riferisce a dei piccoli edifici di pianta circolare presenti in Siria, Libia, Sud Africa, Bretagna, Italia – vedi Sardegna e Pantelleria- ecc…, quel che è certo però è che i trulli di Puglia hanno caratteristiche che li distinguono da tutti gli altri.
TRULLI  Il trullo infatti possiede alcuni elementi costruttivi che lo contraddistinguono e cioè: il muro, l’arco trilitico dell’ingresso, e naturalmente la tipica copertura a cono (strutturata con volta a calotta).
Una presenza costante è rappresentata dal focolare all’interno. Il trullo è inoltre dotato di una sottostante cisterna per la raccolta e la conservazione delle acque piovane. Pare che una trasformazione subita nel tempo dalla originaria tipologia, sia stata la sostituzione dell’arco trilitico dell’ingresso con un arco a tutto sesto, sormontato da un timpano triangolare. Altra evoluzione si ebbe quando si adottò per i trulli una pianta quadrata e l’aggregazione di un numero di trulli sufficiente a farne una comoda abitazione costituita da un vano centrale e alcune stanze laterali. Anche il bianco, tipico dell’intonaco dei trulli, è da considerare un atto successivo nel tempo legato alla sua evoluzione come anche i simboli tracciati col latte di calce.
Note storiche
vialetto con trulli Alberobello, nei rioni chiamati Monti e l’Aia Piccola, accoglie numerosi trulli che formano un paese magico, dall’aria fiabesca. La concentrazioni di trulli ad Alberobello è dovuta al fatto che la zona dove insiste nella seconda metà del XVI sec. Venne popolata da numerosi contadini; furono i Conti di Conversano, signori del feudo, a dare una spinta all’incremento della edificazione dei trulli. Infatti, per evitare il pagamento del tributo dovuto per la creazione di nuovi agglomerati urbani, secondo la “Prammatica Baronibus“, furono proprio i Conti a suggerire ai coloni l’edificazione di utili dimore realizzate a secco in modo tale da poterle rapidamente demolire nel caso di ispezioni da parte di ufficiali del Re; Solo nel 1797, Re Ferdinando IV di Borbone decretò di dal giogo dei Conti di Conversano gli abitanti di questo piccolo villaggio. Venne così edificato ad Alberobello il primo trullo in cui si fece uso di malta e calce per rendere il trullo più stabile.

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