Il maqui è un frutto esotico ricco di antociani. Dall’azione antiossidante, è utile contro l’invecchiamento cellulare e per la salute di pelle e cuore. Scopriamone le fantastiche proprietà.
Acerola: frutto antiossidante
Descrizione delle bacche di maqui
Non sono molti i frutti esotici, tra quelli conosciuti e diffusi per il mondo, a provenire dalle zone temperate dell’America Meridionale: il maqui (Aristotelia chilensis) è uno di questi pochi frutti, essendo originario delle aree montane tra Cile e Argentina.
Il frutto del maqui consiste in una bacca di circa mezzo centimetro di diametro, nero-bluastra, con un sapore piacevole che può ricordare quello del mirtillo e del sambuco, e viene raccolto tra dicembre e marzo, periodo che corrisponde alla nostra estate.
L’immissione del frutto del maqui e dei prodotti a base di maqui sui nostri mercati consegue una serie di studi e di articoli nei quali ci si riferisce alle sue proprietà antiossidanti. Le condizioni climatiche della Patagonia non sono esattamente ideali per la crescita e lo sviluppo dei frutti, per questo la pianta del maqui produce poche bacche, caratteristica che va ad influire sul prezzo dei prodotti.
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Proprietà nutrizionali del maqui
Il Maqui contiene 50 kcal ogni 100 g.
Inoltre, 100 g di prodotto contengono:
Grassi 0 g
Colesterolo 0 g
Sodio 11 mg
Carboidrati 10.7 g
Fibre 2.5 g
Zucchero 3.5 g
La bacca del maqui è consumata da secoli dai popoli indigeni della Patagonia, ma più che come alimento vero e proprio come supplemento e integratore alla normale dieta, specie in caso di febbre o malesseri come diarrea e infiammazioni.
Il colore intenso della bacca ci dice già che la principale ricchezza del frutto consiste negli antociani, che sono vari e numerosi (i principali sono le delfinidine e cianidine) e che oltre a fungere da pigmenti, hanno un forte potere antiossidante e protettivo per la pelle.
Il maqui contiene elementi quali calcio, ferro e potassio, ma soprattutto le vitamine E (antiossidante e utile per la cura dei capelli), l’acido ascorbico e l’acido pantotenico. Anche se gli studi scientifici su questo frutto sono ancora scarsi, si notano risultati che evidenzierebbero l’efficacia del maqui per la prevenzione dell’ischemia.
Fonte: http://www.cure-naturali.it/maqui/4358