Sono l’organo della pianta addetto ad assorbire acqua e sali minerali dalla terra, le radici.
E dalla terra escono pallide, queste radici: bianche e amarognole, a differenza delle colorate dolci carote – anch’esse radici, appunto, come d’altronde sono le virtuose rape o l’antidiabetica patata dolce.
La più famosa tra le radici bianche amare è quella di Soncino (CR) dove da decenni si promuove la Sagra della Radice Amara. Si tratta della radice di una varietà di cicoria comune.
Comparabile a quest’ultima è anche il Gobo, che altro non è che la radice della bardana, apprezzatissima in Giappone e ora di ritorno anche da noi (mentre in Francia lo usano tipo asparago). La loro dolcezza permette di utilizzarle golosamente anche come ripieno di deliziose torte salate.
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Proprietà terapeutiche
Indubbiamente disintossicano fegato e reni: basta mangiarne una porzione per intuire questa loro proprietà! Non solo: aiutano la crescita nel colon dei famosi batteri Bifidus – quelli che cerchiamo di stimolare con alcuni yogurt, che evitano i processi di fermentazione indesiderati. Inoltre aiutano ad assorbire il ferro: perfette dunque per chi soffre di anemia.
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